Dal Budget al Piano d’Azione: strumenti importanti, ma pur sempre e solo strumenti!

1 – Definire gli obiettivi numerici.

2 – Analizzare lo storico: le attività svolte negli anni precedenti, quali risultati hanno dato?

3 – Sperimentare, testare, provare: nessuno ha la soluzione magica pronta all’uso.

1 – Limitarsi alla redazione del Budget
2 – Insistere sempre con le stesse modalità, anche quando i risultati non sono soddisfacenti.
3 – Fare sempre e solo quello che si è sempre fatto in passato, perché è solo quello che sappiamo fare. Le cose cambiano e ciò che funzionava ieri, non è detto che funzioni domani.

Il Piano d’azione (ovvero Action Plan) è l’altra faccia della medaglia “Budget”.

Confesso: per me è quella più importante, perché senza un ulteriore strumento che ti permetta di mettere in fila le azioni per raggiungere gli obiettivi numerici messi nero su bianco, anche il Budget ha il valore di una schedina del totocalcio.

Ma se prendessi questa strada, iniziando a parlarvi subito del Piano di Azione, di come è fatto, come si usa, ecc. blufferei o meglio sceglierei la via più facile.
Io scelgo la via difficile, perché è quella che percorro ogni giorno ed è quella che vedo percorrere a tanti Imprenditori che mi dicono: “Ok, adesso che mi hai spiegato cos’è il Piano d’Azione, che ci metto dentro?”. Già, perché per pianificare bisogna sapere cosa fare!

Ed è proprio questo il punto: sapere cosa fare per tradurre i numeri del Budget in risultati concreti.
Questo è ciò che fa la differenza, che porta aziende a crescere e altre a morire o, nel migliore dei casi, a sopravvivere. Ecco perché alcuni Imprenditori hanno successo ed altri meno.
Se fosse solo una questione di strumenti, basterebbe imparare, acquisirne il funzionamento e tutti avremmo le stesse possibilità di successo nel fare impresa. Ma sappiamo che non è così.
Non basta prendere la patente e imparare a guidare un’auto per vincere il Gran Premio di Formula 1. Ancora una volta il fattore umano è determinante o, in questo caso, il famoso Gene dell’Imprenditore: il Fattore I.

Però non riduciamo l’importanza degli strumenti: senza la loro conoscenza, anche il più geniale degli Imprenditori rischia di inciampare.
I contenuti, in questo caso le attività, il “cosa fare” sono frutto di conoscenza, esperienza, curiosità, creatività, confronto, analisi, ricerca, ecc. attività alla portata di tutti.
Se andiamo a ben vedere, anche gli Imprenditori più famosi, alla loro “normalità” hanno semplicemente aggiunto determinazione, spirito di sacrificio e amore per il proprio lavoro, doti spesso sfruttate per migliorare, emergere, scoprire, anche a costo di rischiare di fallire.

Quindi, quando avrete messo a frutto il vostro Fattore I e deciso cosa fare per raggiungere i vostri obiettivi, avrete bisogno, ne sono certa, di un bel Piano d’Azione … ma questa sarà un’altra storia (continua).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *