Se non comunichi, non esisti. Ovvero, puoi fare il miglior prodotto o servizio del mondo, ma se non lo dici o qualcuno lo dice per te, non sperare… di acquistar nome.
“O io m’inganno, o rara è nel nostro secolo quella persona lodata generalmente, le cui lodi non sieno cominciate dalla sua propria bocca. Tanto è l’egoismo, e tanta l’invidia e l’odio che gli uomini portano gli uni agli altri, che volendo acquistar nome, non basta far cose lodevoli, ma bisogna lodarle, o trovare, che torna lo stesso, alcuno che in tua vece le predichi e le magnifichi di continuo, intonandole con gran voce negli orecchi del pubblico, per costringere le persone sì mediante l’esempio, e sì coll’ardire e colla perseveranza, a ripetere parte di quelle lodi. Spontaneamente non isperare che facciano motto per grandezza di valore che tu dimostri, per bellezza d’opere che tu facci. Mirano e tacciono eternamente; e, potendo, impediscono che altri non vegga. Chi vuole innalzarsi, quantunque per virtù vera, dia bando alla modestia. Ancora in questa parte il mondo è simile alle donne: con verecondia e con riserbo da lui non si ottiene nulla.” – Giacomo Leopardi, Pensieri, XXIV.
Anche per Leopardi era un problema farsi conoscere così come accade oggi per chiunque svolga un’attività.
Eppure anche lui era convinto, convintissimo, di scrivere poemi lodevoli, come la maggior parte di noi: chi non è convinto di fare il miglior prodotto al mondo?
Ma ben presto comprese la necessità di gridare “con gran voce negli orecchi del pubblico” il valore delle sue opere: aveva compreso l’importanza della c.d. pubblicità.
Oggi non basta più fare un ottimo prodotto di qualità: veicolare nel modo giusto la percezione, il desiderio, l’immaginazione è ciò che determina l’acquisto. Che vi piaccia o no è la qualità della comunicazione che fa la differenza.