Fatturare e non guadagnare che destino tragico e baro! Eppure capita e quasi sempre non per caso.
La trappola mentale è pensare che fatturare voglia dire necessariamente guadagnare: fatturo molto, quindi guadagno. Sbagliato. Non sempre è così.
Forse la maggior parte di voi questa trappola la conosce, ne sono certa, e si è già dotato degli strumenti giusti per non cascarci, ma se anche solo uno si fosse nel frattempo distratto, ebbene, è meglio parlarne.
Il rischio è democratico: colpisce sia le aziende che hanno un andamento tutto sommato positivo, quando il lavoro c’è, i clienti non mancano, gli ordini arrivano e via che vai! Sia le aziende che faticano e cercano di conquistare qualche cliente a suon di sconti, concedendo troppo (non solo ti faccio lo sconto, ma ti concedo termini di pagamento super dilazionati e magari ti ci metto dentro anche la consegna gratuita… boom!) o rendendosi competitive (in apparenza) con prezzi stracciati.
In entrambi i casi si fattura e a volte nemmeno poco, ma quando si tirano le somme … i conti non tornano e il Commercialista non fa altro che certificare il problema.
Sì, perché il dramma è anche questo: non accorgersi per tempo che il problema esiste e soprattutto non capire che la criticità non è occasionale.
Possibile? Possibilissimo. Visto e riscontrato anche nelle migliori famiglie! Come è possibile? Solita risposta: troppo da fare, troppo lavoro, troppi problemi da risolvere … fare, fare e mai gestire! E mancanza di competenze. Ecco come.
Non è pensabile, soprattutto quando magari l’azienda è in crescita, continuare a gestirla con il solo aiuto del fidato Contabile (con tutto il rispetto per i Contabili, spesso abili equilibristi, capaci di mirabolanti evoluzioni).
Ad un certo punto è necessario un cambio di passo, una evoluzione della Figura e della Funzione Amministrativa verso il Controllo di Gestione e un cambio di cultura in capo all’Imprenditore che inizierà a pretendere un fatturato di qualità.
L’Imprenditore si alza alla mattina per fare profitto non per fatturare. E’ chiara la differenza?