Le scuole di pensiero sono due: c’è chi parla di Fattore I, il gene dell’Imprenditore, c’è chi ritiene che, anche le capacità imprenditoriali possano essere acquisite.
Noi ci mettiamo in una posizione mediana, pensando agli atleti: il talento non è nulla senza ore e ore di duro allenamento. Forse la stessa cosa vale per gli Imprenditori: il genio imprenditoriale può portare al successo velocemente, ma altrettanto velocemente può bruciare i risultati. Perché anche il genio ha bisogno di competenze tecniche, quel pizzico di managerialità che non è certo caratteristica innata.
Oggi sempre di più l’imprenditore deve essere anche manager, cioè saper pianificare le attività, monitorare i risultati, gestire e condurre le persone. Questo si impara.
L’imprenditore 4.0 deve essere necessariamente leader, ma anche manager, oltre a “saper fare”.
Il problema degli Imprenditori che hanno fatto nascere la loro azienda partendo dal fare, conquistando traguardi ambiziosi e risultati importanti, è che hanno continuato a dedicare la maggior parte del loro tempo e delle loro risorse al prodotto. Ci sono ancora molte aziende, nel nostro tessuto economico, ancora prive di quella sovrastruttura gestionale necessaria per condurre l’azienda.