L’Imprenditore senza agenda.

1 – Usare l’agenda anche per stabilire le attività da fare: dalle 10,00 alle 12,00 – Incontro con il Responsabile Amministrativo per la revisione del Budget.
2 – Riflettere. Perché avete la fila davanti alla porta? I vostri Collaboratori non sono preparati e non sanno trovare soluzioni in autonomia? Volete decidere tutto voi perché non vi fidate di nessuno?
3 – Immaginare una settimana senza problemi, tutto fila liscio, nessuno vi chiama per emergenze. A cosa vi dedichereste? Quali sono le attività importanti che non fate mai perché “gli altri” vi distraggono?

1 – Cadere nella trappola del “Se non ci fossi io …”, perché attiva l’altra trappola “Tanto c’è lui/lei …”.
2 – Fare solo una lista di cose da fare giorno per giorno: in genere in queste liste non ci sono mai attività strategiche e costruttive, quelle che fanno “bene” all’azienda, la fanno crescere e migliorare.
3 – Escludere dalla vostra agenda le attività “intellettuali”: informarsi, coltivare relazioni, confrontarsi, leggere e approfondire, partecipare a seminari, ecc.

Forse è un caso, ma sto notando un fatto: la maggior parte degli Imprenditori che incontro, non usa l’agenda.

Preciso: magari un’agenda ce l’hanno anche, ma se va bene, ci scrivono gli appuntamenti, niente di più.
Allora mi chiedo: qual è il lavoro dell’Imprenditore? Fare appuntamenti? Non credo!
Quindi, fra un appuntamento e l’altro cosa fa? No, no, no, zitti, zitti, la so. So qual è la risposta: “Risolvo problemi e casini a tutto spiano, ecco cosa faccio!”. Ma dai! E’ questo allora il lavoro dell’Imprenditore? Ecco perché non ha bisogno dell’agenda, lavora a chiamata!
Però è vero, davanti alla sua porta c’è sempre la fila … di problemi.
Ma non è che l’agenda che non c’è, c’entra qualcosa?
Immaginiamo di poter fare questo esercizio: per un periodo di tempo determinato, una o due settimane, teniamo un blocchetto accanto a noi e scriviamo ogni volta che siamo chiamati per la soluzione di un problema, scrivendo anche la causa se la conosciamo o se la percepiamo.
Alla fine del periodo, analizziamo il blocchetto e verifichiamo i motivi che hanno generato i problemi che abbiamo registrato: si potevano prevenire? Come?
Tutto questo pippone per dire: non è che se, fra un appuntamento e l’altro inseriamo anche attività preventive, piano piano il nostro tempo si riempirà di attività costruttive e non solo di attività “tappa buchi”?
La differenza fra l’una e l’altra è paragonabile alla costruzione di un nastro di strada da un lato e la manutenzione stradale (attività tappabuchi) dall’altro: con la prima si avanza, con la seconda si rimane fermi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *