Quando si parla di Talenti, la mente va ad antiche monete o a capacità personali rilevanti: in entrambi i casi, si parla di valore. Sì, perché chi ha talento è un valore per sé e per gli altri sempre che lo si sappia riconoscere, apprezzare e gestire.
Avere talenti in azienda è fondamentale, perché, se la capacità è unita alla passione e al senso di responsabilità sono un motore potente, un acceleratore di crescita.
Ma non è facile gestire un Talento, per gli stessi motivi, ma soprattutto perché ci mette alla prova, ci sollecita, a volte ci sfida… perché non sai mai a quale carattere sia unito il talento.
Ci sono Talenti che vanno domati, altri che vanno scoperti, altri ancora vanno indirizzati, ma mai contenuti o castrati, limitati, perché la perdita di valore sarebbe inestimabile, soprattutto quando è il nostro amor proprio che teme di mettersi a confronto con il Talento … altrui.
Quindi, questi Talenti vanno cercati e possibilmente assunti, perché fanno crescere tutti, anche noi.
L’importanza del talento in azienda
- Pianificare i fabbisogni in termini organizzativi.
- Definire le caratteristiche dei profili ricercati e i percorsi di crescita.
- Essere sempre “in selezione” e, inizialmente con l’aiuto di professionisti, imparare a gestire i colloqui.
- Avviare la selezione solo quando si è con l’acqua alla gola: si rischia di prendere quel che si trova, non cercare ciò che si vuole.
- Limitarsi ad una chiaccherata con il candidato: la selezione è un processo complesso che va articolato in più fasi.
- Non assumere le persone talentuose per paura di “mettere in crisi” chi è già in azienda da tempo.